Linfedema post chirurgia prostatica

Il trattamento riabilitativo oncologico

Il tumore alla prostata è uno dei tumori più diffusi nella popolazione maschile. Nonostante l’incidenza sia elevata, il rischio che la malattia abbia un esito infausto è piuttosto basso, soprattutto se si interviene in tempo. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è in media del 92% (fonte AIRC). 

Oggi gli interventi di chirurgia oncologica prostatica sono per la maggior parte mini invasivi ed utilizzano avanzati sistemi laparoscopici o robotici.

Oltre ad intervenire sulla ghiandola prostatica, nella quasi totalità dei casi il paziente viene sottoposto anche a linfoadenectomia pelvica, cioè all’asportazione dei linfonodi che drenano la linfa dalla ghiandola prostatica.

Questo allo scopo di rimuovere con sicurezza tutto il tumore e le sue cellule, permettendo la guarigione definitiva del paziente.

Possibili complicanze della chirurgia prostatica

La chirurgia oncologica prostatica può portare ad alcune complicanze tra cui: linfocele (la più frequente), edemi dei genitali esterni, trombosi venosa profonda, danni a strutture nervose e vascolari, incontinenza urinaria ma soprattutto l’insorgenza della patologia cronica del linfedema

Qualsiasi intervento chirurgico in cui si renda necessaria l’asportazione di linfonodi, infatti, può avere come conseguenza l’insorgenza del linfedema.

Anche l’asportazione di un singolo linfonodo sentinella fa aumentare il rischio di linfedema dal 2 al 7%.

Chemioterapia e radioterapia possono aumentare tale rischio.

Il linfedema come complicanza della chirurgia prostatica
Linfedema e chirurgia oncologica prostatica

Come prevenire il linfedema post chirurgia prostatica

Agire tempestivamente in via preventiva, grazie ad un percorso di trattamento di “riabilitazione oncologica” post intervento, è l’unica arma efficace per prevenire il linfedema post chirurgia prostatica con asportazione dei linfonodi.

Il linfedema secondario, purtroppo, è una patologia sempre più diffusa come conseguenza dell’asportazione dei linfonodi in chirurgia oncologica.

Fortunatamente però un percorso di riabilitazione oncologica che inizi subito dopo l’intervento, è in grado di minimizzare l’insorgenza di questa patologia cronica.

Solo una clinica dedicata alla linfologia con approccio multidisciplinare, con fisioterapisti formati in ambito oncologico-senologico e linfologico, è in grado d’intervenire nell’immediato post operatorio, di trattare tutti i tipi di complicanze e d’impostare un percorso riabilitativo personalizzato.