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L’alimentazione come strumento terapeutico nel linfedema e lipedema
Il linfedema ed il lipedema non sono causati dal sovrappeso. Il lipedema, in particolare, viene spesso confuso con l’obesità ma non ha invece alcuna relazione con questa (ne abbiamo parlato approfonditamente qui).
Linfedema e lipedema possono invece beneficiare di un’alimentazione, specifica e mirata, studiata per ciascuna di queste due patologie.
In Clinica Linfologica Italiana di Padova trattiamo linfedema e lipedema con un approccio multidisciplinare, combinando in modo personalizzato varie terapie. L’alimentazione mirata è per noi una di queste terapie e costituisce quindi un tassello fondamentale ed imprescindibile del percorso clinico.
Linfedema e lipedema, anche dal punto di vista nutrizionale, richiedono dei differenti approcci. Ecco perché nella nostra Clinica abbiamo ben tre professionisti, tra nutrizionisti e dietisti, ciascuno specializzato in un ambito clinico.
La “dieta” per il lipedema a Padova
La dieta, nel lipedema, deve avere un unico scopo principale: ridurre lo stato infiammatorio cronico, mantenendo nel contempo un controllo del peso corporeo senza però privare l’organismo di una equa quota di energia.
Nella nostra Clinica di Padova tutti i pazienti affetti da lipedema ricevono indicazioni nutrizionali personalizzate. Di base, però, seguiamo un approccio dietoterapico RAD, sigla che sta per “Rare Adipose Disorders”. Si basa su raccomandazioni alimentari elaborate dalla Fat Disorder Resource Society e indirizzate a pazienti che presentano patologie rare del tessuto adiposo tra cui, appunto, il lipedema.
Queste raccomandazioni mirano a limitare o escludere l’assunzione di alimenti ad azione proinfiammatoria ed a preferire, invece, alimenti che contrastino l’infiammazione.
La “dieta” per il linfedema a Padova
Nel linfedema l’alimentazione deve avere principalmente lo scopo di aiutare il sistema linfatico a far defluire più efficacemente la linfa (liquido linfatico). Il gonfiore più ricorrente causato dal linfedema è alle braccia e agli arti inferiori ed è dovuto proprio al ristagno o rallentamento del deflusso linfatico. Questo causa aumento volumetrico degli arti, pesantezza, difficoltà di movimento, prurito e suscettibilità alle irritazioni della pelle (approfondisci le cause del linfedema qui).
L’alimentazione in un paziente affetto da linfedema influisce su diverse parti del corpo tra queste troviamo:
- Il sistema linfatico intestinale: circa la metà della linfa ha origine nel tratto gastrointestinale. In caso di linfedema è importante seguire una dieta povera di grassi. Un alto contenuto di grassi può causare una produzione aumentata di linfa dalle 2 alle 10 volte rispetto al volume normale.
- Il fegato: questo organo supporta e regola diverse funzioni metaboliche come la produzione di bile. Dal fegato viene prodotta circa la metà del volume linfatico dell’organismo.
- La glicemia: si tratta della concentrazione degli zuccheri nel sangue. Aumenta molto dopo i pasti (picco glicemico con assorbimento dei grassi) e cala fino al ritorno del senso di fame. Nel linfedema è importante controllare i valori glicemici.
- Il microbiota: questo sistema è composta da circa 1 milione di miliardi di batteri e svolge un ruolo fondamentale nel benessere dell’organismo. Diversi studi hanno evidenziato come il linfedema agli arti inferiori e superiori, sia legato alle disbiosi intestinali, alterazioni gravi del microbiota.
